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giovedì 18 luglio 2013

19 luglio 1992 - 19 luglio 2013


 Intervista a Borsellino

Paolo Borsellino aveva capito tutto.
Oggi sono 21 anni che Paolo Borsellino non può stare con la famiglia. Sono 21 anni, che questo Paese aspetta che si possa scoprire la verità su quel terribile periodo.

Gli anni passano, ma il  ricordo rimane sempre fisso nei nostri cuori. Le lacrime scorrono  anche se non  ho mai avuto la possibilità di poterlo incontrare, eppure leggendo i libri che parlano della sua vita e ascoltando le interviste del passato mi sembra di conoscerlo perché le parole, gli insegnamenti è come se fossero cosparsi nell’aria. Ogni volta che il fratello Salvatore Borsellino alza l' agenda rossa al cielo,  diventata oggi, per tanti italiani, simbolo di verità e giustizia, è sempre un'emozione che ti attraversa il corpo, la mente, il cuore. La morte di Paolo il suo sacrificio, ci ha migliorati, come solo l’amore può fare. Il suo è stato un gesto di amore, per la sua terra, per il suo Paese, per tutti noi. Credo che il modo migliore che abbiamo, per onorare la sua memoria, sia oltre il ricordo la voglia di combattere, di resistere, di trovare il coraggio per poter provare almeno a cambiare le cose. Oggi questo lo faremo con il movimento politico di Antonia Ingroia, allievo di Paolo, perchè c'è sempre il puzzo del compromesso morale, è rimasta quella indifferenza e contiguità con il malaffare. Anni di cattiva politica, hanno portato ad infettare  diverse frammentazioni della società, oltre che lo Stato stesso, che da anni vuole cambiare quella Costituzione scritta nel sangue dei nostri partigiani e difesa dal sangue dei suoi eroi non solo i nomi illustri ma anche di tutti gli agenti di polizia morti per difendere coloro che lottavano per la verità e la giustizia contro il malaffare. Ma non c’è solo questo. Il nostro Paese non è solo questo. C’è anche tanta gente onesta, che crede negli stessi valori, che crede sia veramente possibile un’Italia diversa, un’Italia migliore, nel segno di Paolo Borsellino che ci ha  insegnato la passione per la verità, che ci rende liberi, e la passione per la giustizia, che ci rende tutti uguali, la fiducia per credere ancora nella speranza,  la dedizione e l’importanza di fare il proprio dovere, sempre e in qualsiasi situazione, anche nei casi di maggiore sconforto, com’è capitato a Paolo Borsellino, a Giovanni Falcone e a tanti altri servitori onesti dello stato. L'esempio di Paolo e Giovanni , quando si sentivano amareggiati, isolati, attaccati ed etichettati come i “Professionisti dell’antimafia”, quando erano vittime di quell’indecente sistema della macchina del fango, o peggio ancora, di quella stupida “invidia”, deve essere per noi un faro perchè nonostante tutto questo, proseguivano a schiena dritta e a testa alta il loro lavoro. Ci hanno donato l' umiltà, dimostrando che non si fa il proprio dovere perchè qualcuno ci dica grazie, ma lo si fa per principio, per la propria dignità . Attraverso la testimonianaza di vita di Paolo Borsellino si può comprendere il significato delle parole umanità,  amore per gli altri e  fresco profumo di libertà.
Marzia Maestrello

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